Soddisfatti per la loro formazione e per il rapporto con i colleghi senior ma insoddisfatti per lo stipendio, ritenuto non è adeguato alle responsabilità. Non a caso, il 50 per cento vorrebbe comunque cambiare posto di lavoro (e i settori maggiormente ambiti sono quelli dell’emergenza/urgenza e della terapia intensiva).
È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche che con Fnopi Giovani sta tracciando il profilo completo della professione infermieristica nel nostro Paese.
Gli infermieri under 30 in Italia oggi sono il 15 per cento degli infermieri attivi. Di questi, il 70 per cento sono donne e il 30 uomini. E se l’80 per cento lavora in una struttura pubblica a tempo indeterminato, il 13 per cento è libero professionista mentre il 7 è ancora in cerca di lavoro.
L’ambito clinico lavorativo in cui si registra maggiore soddisfazione da parte degli infermieri è quello dell’emergenza urgenza e della terapia intensiva, settore notevolmente ambito anche da coloro che lavorano in campo medico e chirurgico.
La maggior parte dei partecipanti al sondaggio ha conseguito la laurea tra il 2013 e il 2018 e il 34 per cento di loro ha acquisito anche una formazione post-base (laurea magistrale/specialistica, master di primo livello prevalentemente nell’area emergenza/urgenza, chirurgica, territoriale wound care, management).
L’82 per cento dei professionisti lavora nella regione in cui risiede ma il 5 per cento farebbe un’esperienza all’estero.
“Il risultato del sondaggio – spiega Nicola Draoli, responsabile per il Comitato centrale della Federazione del settore Fnopi Giovani – mette in evidenza anche criticità legate alla qualità dello specifico posto di lavoro: è l’organizzazione dei servizi che spesso non va. L’indagine è comunque uno sprone per i livelli organizzativi a riqualificare velocemente i setting di lavoro residenziali territoriali per renderli attirativi e adeguati alla professione così come si rende necessario lavorare fin dal percorso formativo di base su un maggior orientamento alla territorialità e non solo al settore dell’area critica”.
Per approfondimenti:
http://www.fnopi.it/attualita/fnopi-giovani-i-giovani-infermieri-nella-professione-uno-scatto-tra-i-millennials-id2779.htm