Stop alle carenze ormai croniche di infermieri, con una seria programmazione che non aumenti la precarietà ma consenta alle aziende pubbliche di garantire i servizi ai cittadini, anche in casi eccezionali come quello della pandemia. E inoltre, retribuzioni che recuperino le differenze oggi esistenti a livello europeo e riconoscano la professionalità degli infermieri. È la posizione condivisa da Fnopi e i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil.
Nel corso dell’incontro, i responsabili delle sigle hanno condiviso il fatto che la competenza e la responsabilità peculiari che il sistema sanitario richiede agli infermieri devono trovare un adeguato riconoscimento sul piano giuridico ed economico. In particolare, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl hanno evidenziato che allo stato attuale, per consentire un vero riconoscimento a tutti i professionisti che operano nella sanità, a partire dal personale infermieristico, mancano nella legge di stabilità le risorse necessarie per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Ordine e sindacati hanno condiviso che sarà la legge di stabilità il vero banco di prova per comprendere le reali volontà del governo a voler tornare ad investire davvero sulla sanità e sui professionisti della sanità.
Uno dei temi più caldi e complessi resta quello della carenza di infermieri e di una programmazione realizzata con criteri in grado di cogliere le vere esigenze dei cittadini. Anche su questo si è concordato di cambiare pagina.
Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/11/14/fnopi-incontra-cgil-cisl-uil-al-lavoro-insieme-per-condividere-obiettivi-comuni-per-la-professione/