“Un paziente può dirsi guarito quando risulti negativo a due test effettuati a distanza di 24 ore”. Lo afferma il Consiglio di Superiore di Sanità che ha messo a punto un documento poi adottato dal Ministero della Salute che lo ha diffuso come circolare.
“Si definisce clinicamente guarito da Covid-19 un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata. Il soggetto clinicamente guarito può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito è colui il quale risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di SARS-CoV-2”.
In ogni caso, nel parere il Css evidenzia come “pur non esistendo chiare evidenze a supporto, si ritiene opportuno suggerire di ritestare il paziente risultato positivo, a risoluzione dei sintomi clinici e, in caso di persistenza della sintomatologia, non prima di 7 giorni dal riscontro della prima positività”.
Per approfondimenti:
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=81955