Le ricerche parlano chiaro: il 20 per cento degli errori relativi alla somministrazione di farmaci in campo anestesiologico è determinato da uno scambio di siringhe o dalla scorretta identificazione del farmaco dovuto ad una calligrafia poco leggibile.
Uno strumento di ulteriore controllo è l’etichettatura delle siringhe con diversi colori, dato che altri metodi di classificazione delle siringhe, come l’utilizzo di nastro adesivo e di pennarello indelebile, non si sono rivelati la soluzione indicata.
È quanto emerso da uno studio condotto presso il Servizio di Anestesiologia dell’Ospedale Marcial Quiroga, della cittadina di San Juan in Argentina.
Secondo la ricerca, il metodo più sicuro per evitare i rischi nei pazienti è quello di etichettare le siringhe con adesivi colorati, che le classificano in tre grandi gruppi: miorilassanti, oppioidi e ipnotici.
Al momento dell’etichettatura, cinque aspetti fondamentali devono essere presi in considerazione, quali Il carattere tipografico, lo spazio tra lettera e lettera, l’altezza dell’etichetta, la scelta del coloree la qualità di stampa.
Il nome del farmaco deve inoltre corrispondere a quello riportato dalla Farmacopea Italiana (IP).
Per approfondimenti: