È stato presentato a Roma lo scorso 30 ottobre in occasione del al Forum PA Sanità il progetto S.O.S. dedicato a pazienti incontinenti e stomizzati. Si tratta di unainiziativa sperimentale per l’assistenza a distanza dei pazienti cronici portatori di stomia ed ex stomizzati in fase riabilitativa.
Al modello di cura tradizionale, basato sull’interazione in presenza tra paziente e stomaterapista, il progetto S.O.S. vuole infatti affiancare la possibilità di “consulenze virtuali” e di una modalità di relazione e informazione innovativa.
“L’iniziativa prevede l’uso combinato di smartphone e tablet, tecniche di gamification, ed un modello di lavoro basato sullo smartworking. Questi elementi consentiranno ad un gruppo pilota composto soprattutto infermieri stomaterapissti e volontari Fais (Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati), di fornire assistenza, informazioni, buone pratiche, monitoraggio delle terapie ai pazienti secondo il paradigma della connected care” spiega Nicola Caione, responsabile Fais del progetto.
Nel progetto, primo in Italia in questo settore, si farà ricorso anche a forme di lavoro smart: il personale coinvolto nella sperimentazione non dovrà necessariamente lavorare da uno studio medico o da un ospedale, ma potrà assistere i pazienti anche da luoghi diversi (es. la propria abitazione).
I paziente potrà infine conoscere dove si trova l’ambulatorio più vicino alla sua posizione attuale, funzionalità utile quando ci si trova lontano dalla propria abitazione per viaggi di lavoro o per vacanza.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto perché pone l’associazione pazienti in un ruolo attivo di partnership con i tradizionali e nuovi stakeholder, tutte aziende che fanno innovazione nel proprio settore. Una linea di azione che testimonia l’attenzione della Fais verso nuove forme di intervento a favore delle persone incontinenti e stomizzate, ma ci aspettiamo riscontri positivi anche dai caregiver”, sottolinea Pier Raffaele Spena, presidente Fais onlus.
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