
Un questionario on line per scattare una fotografia quanto più fedele della professione infermieristica oggi in Italia. Lo propone a tutti gli iscritti Fnopi l’Osservatorio “Occupazione e Lavoro”, insediato presso la Federazione nazionale e che nei mesi scorsi ha avviato uno studio per approfondire le tematiche inerenti alla professione infermieristica, con particolare riferimento all’analisi del contesto lavorativo e al grado di soddisfazione degli occupati.
Compilare il questionario è semplice. Ecco il link da cui si può accedere alle domande:
I questionari sono suddivisi in base alla regione di pertinenza lavorativa, non di nascita o di iscrizione all’Ordine Provinciale.
I questionari sono inoltre completamente anonimi e tutte le informazioni verranno trattate con riservatezza e confidenzialità ai sensi dell’art 13 del D.L. del 30 giugno 2003 n° 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e GDPR del 25 maggio 2018.
Rispondere al questionario è importante perché consentirà di assumere dei dati fondamentali e in grado di dare indicazioni utili per l’attività della Federazione.
Grazie per la vostra collaborazione!

Il 2020 è l’anno internazionale dell’infermiere. Lo ha deciso l’Organizzazione mondiale della Sanità, insieme alla Confederazione internazionale delle ostetriche (Icm), al Consiglio internazionale degli infermieri (Icn), Nursing Now e al Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). Dal primo gennaio fino al 31 dicembre saranno tantissime le iniziative in tutto il mondo per celebrare infermieri e ostetriche.
La scelta del 2020 è legata al bicentenario della nascita della fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale.
Nata a Firenze il 12 maggio 1820, Nightingale fu una professionista riconosciuta internazionalmente come la prima infermiera moderna, in quanto fu la prima a parlare di prevenzione del rischio clinico, ad applicare il metodo scientifico attraverso l’utilizzo della statistica, ad occuparsi di organizzazione, efficiente ed efficace, degli ospedali da campo, a prevenire e sorvegliare le infezioni correlate all’assistenza.
La Fnopi sta organizzando per il 12 maggio a Firenze un evento unico, memorabile, condiviso con tantissimi infermieri e Ordini. #Florence2020 non sarà solo una semplice ricorrenza, ma una giornata colma di riflessioni sul passato, presente e futuro dell’assistenza, tante le attività, numerosi i professionisti e i cittadini coinvolti.
Storia, arte e infermieristica si mescoleranno assieme, come in un quadro, per far emergere i colori di una delle professioni cardine del nostro Ssn.
Per approfondimenti:
https://www.fnopi.it/2019/12/16/oms-2020-anno-mondiale-dellinfermiere-fnopi/
https://www.fnopi.it/a-firenze-le-celebrazioni-nazionali-della-giornata-dellinfermiere-2020

Tra legge di bilancio e nuovi contratti c’è una nuvola nera che si addensa sul personale del Servizio sanitario nazionale: aumenti davvero all’osso e perdita di potere di acquisto che dall’ultimo contratto “normale” – quello del 2009 – ha tolto alle buste paga una media del 6,33% del loro potere di acquisto con una forbice compresa tra poco più dell’1 e circa il 10% in base alle varie categorie professionali.
L’analisi degli aumenti, delle buste paga, della perdita di potere di acquisto e di quella degli organici del Servizio sanitario è del Centro studi Fnopi, che come tale fa anche un focus sugli infermieri.
Alla perdita economica si associa la perdita sempre dal 2009 in poi di circa 25mila unità di personale (infermieri in testa con quasi 12mila organici in meno) che nelle Regioni più svantaggiate, quelle con piano di rientro, concentra la maggior parte delle perdite.
Oggi la carenza di infermieri si assesta secondo i dati Fnopi su oltre 50mila unità che con l’effetto di Quota 100 potrebbero salire in tre anni anche fino a 76mila.
Studi internazionali negli ultimi tempi hanno dimostrato che troppi pazienti per ogni infermiere aumentano il rischio di mortalità: dovrebbero essere 6 in media generale e in Italia vanno dai circa 8 delle Regioni più virtuose agli oltre 17 di quelle con minori organici.
L’aumento del rischio di mortalità è tra il 25 e il 30 per cento, ma nuovi dati mettono in risalto un altro problema serio di salute legato ai numeri di chi assiste i pazienti.
Senza contare il danno sui pazienti provocato da infermieri a cui si fanno svolgere attività non Il messaggio al Governo, dati alla mano, è chiaro e a lanciarlo è la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli: “Mancano professionisti, mancano anche gli infermieri, a mancare, però, è soprattutto un serio ed equilibrato rapporto tra i professionisti che si realizzi attraverso lo sviluppo delle competenze. Serve una visione più ampia e coraggiosa”.
Per approfondimenti:
https://www.fnopi.it/2019/12/05/analisi-fnopi-su-buste-paga-e-organici-fnopi/