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“Le nuove caratteristiche epidemiologiche della popolazione, le nuove fragilità e la necessità di fare fronte alla pandemia, richiedono un modello assistenziale orientato verso un’offerta territoriale che valorizzi un approccio più focalizzato sulla vita quotidiana della persona”. Lo ha ha spiegato in audizione alla Commissione Igiene e Sanità del Senato Nicola Draoli, componente del Comitato centrale della Fnopi.

 

Secondo Draoli è necessario anticipare i bisogni dei pazienti e seguirli in maniera continuativa lungo tutto il percorso assistenziale, con una sanità di iniziativa integrata con i servizi sociali e l’assistenza primaria deve essere distribuita all’interno di un sistema più ampio e articolato su più professionalità, come reso noto anche nella Dichiarazione di Astana che ha sostituito quella di Alma Ata.

 

“Per ottenere questi risultati – ha aggiunto – dovrebbe essere previsto un modello di rete territoriale, basato su competenze multidisciplinari che abbiano ognuna proprie responsabilità e autonomia di gestione della persona assistita, secondo le caratteristiche della professione svolta, in modo di consentire l’educazione alla salute, la prevenzione, l’assistenza e il soddisfacimento dei bisogni, il controllo celle condizioni dell’individuo per evitare processi di malattia, aggravamento e/o complicanze rispetto a situazioni di fragilità, h24 sul territorio e in grado di far fronte alle esigenze via via presenti per fronteggiare la pandemia.  Per raggiungere questo obiettivo le persone devono avere a disposizione non decine di servizi slegati tra loro ma professionisti di fiducia e di riferimento che siano punto di riferimento per ricompattare i servizi per i cittadini”.

 

Per il rappresentante della Fnopi sono quattro le necessità prioritarie: l’avvio di un monitoraggio sull’attuazione delle previsioni del Decreto Rilancio per procedere velocemente con assunzioni e operatività dell’infermiere di famiglia/comunità in tutte le regioni; l’aumento delle assunzioni di infermieri sul territorio per migliorare l’attuale rapporto tra infermieri di famiglia e bacino d’utenza; la previsione dell’operatività degli infermieri in farmacia per le vaccinazioni; l’allocazione degli infermieri nelle scuole per la sorveglianza necessaria.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/10/21/medicina-del-territorio-infermieri-chiavi-di-unassistenza-efficace/

Il 20 febbraio di ogni anno si celebrerà la “Giornata del personale sanitario e sociosanitario” e in coordinamento con gli ordini delle professioni sanitarie e sociosanitarie e con le associazioni e gli organismi del settore, sarà un “momento per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio nel corso della pandemia da coronavirus nell’anno 2020”, come dice il testo approvato in Commissione Affari sociali alla Camera.

 

Anche a seguito del confronto avviato con la Fnopi, la Commissione ha modificato il titolo originario, rendendo esplicita l’estensione e applicazione della ricorrenza a tutto il personale sanitario e sociosanitario che durante la pandemia ha assistito i cittadini.

 

“È un atto che rende merito ai tanti operatori sanitari impegnati nella lotta al Covid – spiega la residente della Fnopi Barbara Mangiacavalli – molti dei quali hanno anche contratto il virus, un gran numero in tutte le professioni, molti sono deceduti e mai nessuno nonostante tutto ha abbandonato un solo istante la prima linea e per questo è giusto che la legge li comprenda davvero tutti”.

 

“Ci auguriamo adesso – conclude la presidente – che nel passaggio finale al Senato sia recepito questo ultimo testo e che la Gionata sia, anche formalmente, il riconoscimento di tutti gli operatori sanitari in prima linea nella lotta alla pandemia. Gli infermieri, che sono tra i primi ad affrontare la lotta a Covid-19, sono anche i primi a esserne orgogliosi”.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/10/15/giornata-personale-sanitario-e-sociosanitario-camera-legislativa/

Un francobollo per celebrare la professione infermieristica, nel pieno della pandemia da Coronavirus ma anche nella ricorrenza del bicentenario della nascita di Florence Nightingale e nel 2020, proclamato da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Anno Internazionale dell’Infermiere. Il francobollo è stato emesso lo scorso 29 ottobre e raffigura, insieme alla fondatrice dell’infermieristica moderna, anche il logo della Fnopi, che ha promosso l’iniziativa.

 

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha emesso una carta valore appartenente alla serie tematica “Il senso civico”, su bozzetto di Claudia Giusto, raffigurante in primo piano, sullo sfondo di Ponte Vecchio a Firenze, il ritratto di Nightingale, affiancato dal “Diagramma delle cause di mortalità nell’esercito d’Oriente” elaborato da lei stessa durante la guerra di Crimea. In alto, a destra, è riprodotto il logo della Fnopi, che ha promosso l’iniziativa.

 

“La professione infermieristica è centrale nella nostra società” ha dichiarato il vice ministro dello Sviluppo Economico Stefano Buffagni, annunciando ufficialmente l’emissione e rivolgendosi a tutti gli infermieri ha detto: “Grazie per quanto state facendo e per la sicurezza che ci trasmettete con il vostro lavoro”.

 

“In una fase così delicata non è facile trovare lo spazio, anche emotivo, per delle celebrazioni” spiega la presidente della Fnopi, Barbara Mangiacavalli  Per questo, intendiamo vivere questo momento così alto come spunto di ulteriore riflessione non solo sul passato, ma sul presente e sul futuro della professione infermieristica”.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/10/29/francobollo-nightingale-infermieri/

 

PEC – Posta Elettronica Certificata

OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DELLA PEC ALL’ORDINE
decreto Semplificazioni
(D.L. 16 luglio 2020, n. 76)

 

Ai sensi della vigente normativa, l’OPI di Cagliari invita tutti gli Iscritti a comunicare sollecitamente il proprio domicilio digitale (indirizzo PEC) anche personale, inviando una e-mail con il proprio indirizzo PEC a cagliari@cert.ordine-opi.it, qualora non l’avessero già fatto.

Laddove l’Iscritto non avesse un indirizzo PEC personale e volesse usufruire di quello messo a disposizione gratuitamente dall’OPI di Cagliari, è possibile attivarlo inviando l’apposito modulo e allegando copia del documento d’identità e della tessera sanitaria fronte-retro a: attivazionepec@www.opicagliari.it

Nella mail andranno indicati:

  • cognome nome
  • codice fiscale
  • recapito cellulare

Successivamente si riceveranno per e-mail le istruzioni per l’attivazione del suo nuovo indirizzo PEC.

 

Richiesta PEC OPI CA

FAQ: Domande frequenti