OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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L’International Council of Nurses(ICN) ha chiesto ai governi di tutto il mondo di riconoscere il ruolo essenziale degli infermieri e degli altri operatori sanitari nella battaglia al Covid 19, chiedendo di disporre prioritariamente dei vaccini contro il virus.

 

“Bisogna tutelare la salute e il benessere di infermieri e degli altri operatori sanitari, oltre che quella dei loro pazienti e dei sistemi sanitari in cui lavorano. Gli operatori sanitari sono in prima linea contro il virus e la richiesta di vaccinarli per primi è la cosa più giusta da fare. Anche per salvaguardare i sistemi sanitari nazionali, minacciati dalla pandemia ancora in corso, e per prepararsi alla minaccia di una seconda ondata” ha spiegato il suo Chief Executive Officer,Howard Catton

 

L’ICN ha stimato che l’otto per cento di tutti i casi Covid 19 riguardano gli operatori sanitari e l’Organizzazione mondiale della sanità (ritiene che questa percentuale potrebbe arrivare fino al dieci (ovvero, 1,5 milioni di casi), rivelandosi in costante aumento.

 

L’ICN è una Federazione che riunisce più di 130 associazioni internazionali di infermieri, rappresentandoli ovunque nel mondo. Gestito dagli infermieri, opera per garantire un’assistenza di qualità a tutti e politiche sanitarie valide a livello globale.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/07/28/icn-vaccino-infermieri/

 

 

In Italia il Covid ha ucciso quaranta infermieri e di questi trentadue con malattia Covid-19 (positività al tampone), quattro con malattia Covid-correlata (per i quali la patologia virale è stato un fattore favorente) e quattro infermieri (comunque positivi) per i quali la modalità di morte è stato il suicidio. Gli infermieri positivi al Covid sono invece circa 14 mila. Il dato è stato elaborato dal Centro Studi della Fnopi, in sinergia con i giovani infermieri dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bari.

 

La ricerca si basa su un approfondimento analitico e di studio dei dati raccolti su scala nazionale grazie anche alla fattiva collaborazione di tutti gli Ordini provinciali.

 

Il numero dei contagiati ha rallentato il suo trend di crescita in concomitanza con la riduzione delle persone positive al virus e tra il personale infermieristico è ancora in fase di definizione. Tuttavia, è subito apparso lampante come la carenza dei DPI (come la mascherina FFP2) sia stata una delle cause principali di trasmissione dell’infezione tra il personale infermieristico.

 

Per questo la Fnopi ha deciso di distribuire attraverso gli ordini provinciali mascherine FFP2 (o comunque di uguale livello di sicurezza) con l’obiettivo di tutelare la salute degli infermieri, soprattutto delle fasce più esposte all’infezione da Covid-19.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/07/15/covid19-analisi-deceduti-infermieri/

 

 

Un memoriale per gli infermieri deceduti a causa del Covid-19. Verrà realizzato a Firenze nel complesso della basilica di Santa Croce, luogo della memoria collettiva del nostro Paese. Lo spazio scelto non è casuale: è già Parco della Rimembranza di dieci giovani eroi della prima guerra mondiale, all’interno della basilica conserva i monumenti dedicati a Machiavelli, Michelangelo, Galileo, Dante e Foscolo.

 

L’impegno di medici, infermieri e operatori sanitari che hanno perso la vita, in Italia, per salvarne altre combattendo il COVID-19, vivrà nel ricordo perenne di un monumento lì dove si affaccia la Cappella Pazzi. Presto, i promotori del progetto individueranno l’istituzione culturale e l’artista che si occuperà di realizzare materialmente l’opera che racconterà il coraggio nelle corsie degli ospedali e nelle strutture sanitarie italiane.

 

“Oggi ricordiamo chi non c’è più e chi ha dato tanto alle nostre nobili professioni: da Florence Nightingale, la cui vita è stata ed è tuttora esempio per intere generazioni di infermieri, ai caduti del Coronavirus” ha spiegatola presidente FnopiBarbara Mangiacavalli. “Mai come ora, guardare al passato per farne tesoro, per costruire un futuro migliore, è un’operazione necessaria”.

 

Non lontano dal memoriale c’è il monumento recentemente restaurato e dedicato a Florence Nightingale, la “Signora della lampada”, personaggio-simbolo del moderno concetto di cura che, grazie a intuizioni innovatrici, ha cambiato il corso dell’assistenza, e di cui, il 12 maggio scorso (Giornata internazionale dell’Infermiere), si è celebrato il bicentenario della nascita.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/07/15/memoriale-vittime-Covid19/

 

 

Durante la fase più acuta dell’emergenza coronavirus a Bergamo, Enza Anemolo ha assistito e rincuorato sino all’ultimo pazienti e familiari. Per “la costante condivisione dei valori di servizio, di impegno e di prossimità al cittadino che caratterizzano la Polizia di Stato” Enza Anemolo, 36 anni, infermiera, figlia di una coppia di agenti della Questura di Bergamo, è diventata così poliziotta ad honorem

 

La cerimonia si è svolta a Roma in occasione del 168° anniversario del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza davanti al Viminale, alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

 

“Sono figlia di due poliziotti, il premio mi lusinga” ha detto. “Svolgo i miei impieghi a domicilio. Lavoro a Bergamo con un ente che assiste 650 persone su tutto il territorio. Di questi, 160 sono pazienti con un profilo Covid-19. Nel momento più forte dell’emergenza a febbraio, marzo e aprile – ricorda – visitavo una media di 30 persone al giorno. La situazione era critica, ogni settimana gli ammalati crescevano di 40 unità. Purtroppo viaggiavamo a una media di sei-sette sedazioni terminali al giorno. Si trattava di uomini e donne che non volevano andare in ospedale, venivano accompagnati a domicilio e qui si attivavano le cure palliative, perché avevano fame di ossigeno”.

 

“Ho impresso nella mente i figli che volevano tenere le mani del loro padre o della loro madre fino all’ultimo respiro. Da parte nostra non c’è stato perciò solo un supporto sanitario, ma anche psicologico”.

 

“Un grazie particolare al Questore Maurizio Auriemma e a tutta la Polizia di Stato. Il premio è dedicato a tutti i miei colleghi infermieri che hanno lavorato inesorabilmente, ai medici, ma anche alle famiglie dei miei assistiti” conclude Anemolo.

 

Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/07/12/grazie-di-cuore-enza-infermiera-di-bergamo-poliziotta-ad-honorem-per-la-lotta-a-covid/