Nella gestione clinica del caso sospetto o confermato Covid-19 “deve essere garantita la presenza di infermieri h24 e supporto medico”. Lo afferma un documento dell’Istituto Superiore di Sanità nel documento dal titolo “Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie”.
Nelle strutture dove non sia presente assistenza infermieristica h24, il paziente dovrà temporaneamente essere isolato in stanza singola e successivamente trasferito ad altra struttura residenziale in grado di garantire le precauzioni di isolamento in accordo con le autorità locali, provinciali e regionali.
Se c’è invece la sospetta/probabile/accertata infezione occorre attivare le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) che si avvalgono della consulenza/collaborazione degli infettivologi. I protocolli saranno quelli emanati dalle direzioni delle aziende sanitarie e recepiti dal responsabile sanitario delle strutture.
Ma anche in questo caso deve essere garantita, laddove siano presenti ospiti Covid-19 sospetti o accertati (anche in attesa di trasferimento), la presenza di infermieri h24 e supporto medico. L’infermiere quindi è essenziale anche nel caso di attivazione delle Usca.
Per approfondimenti: https://www.fnopi.it/2020/04/19/usca-infermiere-covid-rsa