OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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“Ringrazio di cuore il personale ospedaliero, i medici, le infermiere e gli infermieri, i volontari che in questo momento tanto difficile sono accanto alle persone che soffrono. Grazie di cuore per questo sforzo”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza generale dello scorso 11 marzo, affrontando il tema della pandemia di Coronavirus.

 

Non è la prima volta che il Sommo Pontefice rivolge parole di apprezzamento per il lavoro di chi sta in corsia. Il 3 marzo del 2018, incontrando i membri della Federazione dei collegi infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia (Ipasvi), Francesco aveva sottolineato che la professionalità degli infermieri si manifesta “non solo in ambito tecnico”, ma soprattutto “nella sfera delle relazioni umane”:

 

“È davvero insostituibile il ruolo degli infermieri nell’assistenza al malato. Al pari di nessun altro, l’infermiere ha una relazione diretta e continua con i pazienti, se ne prende cura quotidianamente, ascolta le loro necessità ed entra in contatto con il loro stesso corpo, che accudisce”.

 

 

Per approfondimenti:

https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-03/pensieri-papa-francesco-infermieri-coronavirus.html

 

 

Ieri il Consiglio dei Ministri ha deciso di estendere con un decreto a tutto il Paese misure di contenimento del Coronavirus ancora più rigorose. Tra queste, la sospensione di congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi  pubblici essenziali o di pubblica utilità.

 

Per quanto riguarda il mondo sanitario, è vietato agli accompagnatori dei pazienti permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto, l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria  della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire  possibili trasmissioni di infezione.

 

Il Dpcm prevede anche una nuova serie di misure di informazione e prevenzione da adottare sull’intero territorio nazionale.

 

Il personale sanitario si attiene alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute.

 

Si raccomanda a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità o stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

 

Nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, e in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti e degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani.

 

Per quanto riguarda gli operatori sanitari, il Dpcm prevede che in base alle indicazioni delle misure di contenimento provvedano alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo una serie di le modalità:

 

a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, per una adeguata valutazione del rischio di esposizione;

 

b) accertano la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità per assicurare la massima adesione;

 

c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche per l’eventuale certificazione ai fini Inps;

 

d) in caso di necessità di certificazione Inps per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’Inps, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine.

 

L’operatore di sanità pubblica deve anche:

 

a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, e degli altri eventuali conviventi;

 

b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso  di comparsa di sintomi;

 

c) informare la persona della necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera).

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2020/03/05/covid-19-dcpm-4-marzo-contenimento-misure-generali-misure-operatori/

 

“Emergenza sanitaria da nuovo coronavirus Sars CoV-2: preparazione e contrasto” è il titolo delcorso Fad dell’Istituto Superiore di Sanità le cui iscrizioni sono aperte fino al prossimo 28 aprile. Il corso, aperto a tutte le professioni sanitarie,dura 16 ore e darà 20,8 crediti Ecm. Non è prevista alcuna quota di iscrizione.

 

Il corso ha come obiettivo di orientare il personale sanitario ad affrontare l’emergenza sanitaria dovuta al nuovo coronavirus avvalendosi delle evidenze scientifiche attualmente disponibili e delle fonti ufficiali di informazione e aggiornamento.

 

Il Metodo didattico è attivo e ispirato ai principi dell’apprendimento per problemi, Problem-based Learning (PBL), in cui i singoli partecipanti si attivano attraverso la definizione di propri obiettivi di apprendimento e la soluzione di un problema, ispirato al proprio contesto professionale.

 

Per iscriversi, accedere al sito: http://www.eduiss.it

 

Per istruzioni sulle modalità di iscrizione, accedere alla pagina

http://www.eduiss.it/mod/page/view.php?id=557

 

Per assistenza tecnica: formazione.fad@iss.it

 

 

 

Negli ultimi giorni si osserva un incremento del numero dei casi di Coronavirus, prevalentemente nelle aree interessate dal focolaio epidemico. L’Istituto Superiore di Sanità pone l’attenzione sulla necessità di utilizzare il facciale filtrante (classe rischio FFP2 e FFP3) e ogni altro dispositivo di protezione individuale, solo quando indicato, come da disposizioni ministeriali.

 

A tal proposito vengono elencate le principali raccomandazioni sul corretto utilizzo dei DPI:

 

1 – In assenza di sintomi di infezione respiratoria (tosse e/o raffreddore) e altre indicazioni epidemiologiche, vanno attuate sole le misure di precauzione standard.

 

2 – La mascherina chirurgica è indicata nei soggetti con sintomi di infezione respiratoria (tosse e/o raffreddore) per limitarne la diffusione.

 

3 – L’uso del filtrante facciale deve essere indicato solo in caso di assistenza diretta a soggetti sintomatici che soddisfano la definizione di caso clinico o epidemiologico di COVID-19.

 

4 – I DPI vanno indossati solo se si ha contatti diretti con i soggetti sintomatici o si soggiorna nello stesso contesto assistenziale (aerea dedicata per il percorso dei pazienti sospetti/accertati, stanze di isolamento).

 

5 – Indossare e rimuovere i DPI secondo buona pratica di vestizione e rimozione.

 

6 – L’utilizzo improprio delle mascherine potrebbe ridurre il livello di attenzione verso le altre misure di igiene di uguale efficacia come l’igiene delle mani.

 

7 – L’igiene delle mani resta la prima misura di sicurezza.

 

8 – La distanza di sicurezza da 1-2 metri da tutte le persone che mostrano sintomi influenzali (tosse, starnuti etc).

 

9 – Utilizzare correttamente la mascherina: far aderire completamente la mascherina al viso spingendo sul dorso del naso; effettuare la prova di tenuta quando si indossa il facciale filtrante FFP3.

 

10 – Sostituire la mascherina con filtrante se viene contaminata o quando diventa umida; attenersi alle indicazioni del  produttore per la sostituzione periodica.

 

11 – Aderire alla igiene respiratoria ed etichetta della tosse.

 

Si ribadisce di evitare e impedire l’uso improprio delle mascherine o di altri DPI che se utilizzati in modo inutile tolgono protezione  a chi ne ha bisogno soprattutto in caso di interventi di reale urgenza.

 

Agite e fate agire gli altri colleghi secondo scienza, coscienza e deontologia una triade che favorisce buoni risultati di salute.

 

 

Per approfondimenti:

https://www.fnopi.it/2020/02/28/coronavirus-dpi-buon-utilizzo-indicazioni-fnopi/