OPI | Ordine delle Professioni infermieristiche Cagliari

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“La cura per rendere più efficiente il Servizio sanitario nazionale deve prevedere prima di tutto una terapia fatta sì di meccanismi per ottimizzare la spesa, ma ottenendo prestazioni migliori e più efficaci, con un occhio di riguardo alle persone fragili in ambito territoriale. E la ricetta è chiudere e attuare il nuovo Patto della Salute e attivare vere équipe multiprofessionali sociosanitarie dove tutti devono lavorare insieme, ognuno secondo le proprie caratteristiche, ma tutti sullo stesso piano”.

 

Lo ha affermato la presidente Fnopi Barbara Mangiacavalli, intervenendo al Forum Risk Management di Firenze nel corso del convegno “La professione medica e la sinergia con le altre professioni sanitarie”.

 

“Obiettivo – ha proseguito la presidente Fnopi – è dare ai cittadini ciò di cui hanno veramente bisogno, disegnando i nuovi modelli su ciò che segue la diagnosi e la terapia: l’assistenza continua e la continuità tra ospedale (dove devono realizzarsi équipe professionali e multidisciplinari che come unico scopo hanno il completo benessere del malato) e territorio, dove alla diagnosi e terapia deve seguire un’assistenza efficiente e di qualità che solo la multiprofessionalità può garantire”.

 

“I cittadini hanno bisogno di medici e infermieri, che lavorino in un sistema che non può essere quello attuale” ha spiegato Mangiacavalli. “Abbiamo la necessità che il sistema si ammoderni, cogliendo quelle che sono le evoluzioni delle professioni e in particolare quelle infermieristiche”.

 

“La chiave qui – ha concluso – è l’infermiere di famiglia e di comunità a fianco del medico di famiglia, nel rispetto delle specifiche autonomie, competenze e peculiarità, entrambi insieme e coordinati, per i diritti e la salute dei pazienti. Le parole d’ordine da oggi in poi sono multiprofessionalità e multidisciplinarietà”.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/forum-risk-management-multi-professionalita-e-multidisciplinarita-parole-d-ordine-del-nuovo-ssn-id2786.htm

 

 

Recupero della retribuzione individuale di anzianità, esclusiva della dirigenza infermieristica, intramoenia, accesso al Servizio sanitario nazionale e alla direzione di struttura complessa, interventi sulle piante organiche dei ministeri per garantire la presenza dei rappresentanti della professione infermieristica tra i dirigenti, riequilibrio del ruolo di dirigenza e delle funzioni dei coordinatori infermieristici con la loro valorizzazione all’interno delle strutture, sistema di classificazione, graduatorie e normativa concorsuale.

 

È stato un lungo elenco di problematiche quello che che la presidente della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche Barbara Mangiacavalli e il portavoce Tonino Aceti hanno illustrato lo scorso 13 novembre alla ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone e al capo di gabinetto del ministero, Guido Carpani.

 

Argomenti su cui il ministro ha manifestato la sua disponibilità a collaborare – soprattutto sui temi che riguardano l’accesso al Ssn, ma non solo – se naturalmente riceverà l’input dal ministero della Salute, che vigila su tutte le professioni sanitarie.

 

“Ci auguriamo quindi – ha detto la presidente Barbara Mangiacavalli – che il ministero della Salute prenda in carico rapidamente anche le questioni di cui abbiamo parlato con il ministro Dadone, perché si possano sbloccare una serie di situazioni che oggi non riconoscono pienamente il ruolo, la funzione e la professionalità ormai raggiunta dagli infermieri”.

 

Per approfondimenti:

http://www.fnopi.it/attualita/fnopi-incontra-il-ministro-pa-dadone-dalla-retribuzione-di-anzianita-alla-revisione-delle-graduatorie-id2780.htm

 

L’infermiere del futuro? Non più solo dedicato alle esigenze di reparto e di azienda, ma specializzato secondo canoni che Fnopi sta mettendo a punto con i ministeri di Salute e Università e su cui presto si confronterà con le Regioni. È quanto è emerso al Meeting Salute di Rimini 2019, tenutosi dal 19 al 24 agosto e a cui sono intervenuti anche la presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli e il consigliere-tesoriere Giancarlo Cicolini.

 

“Occorre stratificare le competenze specialistiche sia nei modelli organizzativi che negli incardinamenti normativi e contrattuali”, ha detto la presidente Mangiacavalli. Un modo nuovo quindi di fare assistenza, che ricalca quanto già accade nei paesi maggiori partner europei come Inghilterra, Spagna, Germania e Francia, con cui tra l’altro è aperto lo scambio di professionisti.

 

“L’infermiere che ha acquisito competenze avanzate esercita la sua attività con ampia autonomia, contribuisce allo sviluppo della professione attraverso la formazione e la ricerca, è agente di cambiamento. E le competenze specialistiche avanzate, lo hanno ampiamente dimostrato gli studi internazionali, contribuiscono a migliorare gli esiti clinici”, spiega Mangiacavalli.

 

Tutto questo poi prevede l’infungibilità della specializzazione, cioè chi è specialista in una branca non può essere utilizzato per un’altra. Si tratta, in analogia con altri professionisti della salute, di riconoscere all’infermiere specialista il suo ruolo, le sue capacità e le sue funzioni all’interno dei meccanismi dell’assistenza.

 

“Gli obiettivi di tutto questo – spiega Giancarlo Cicolini, del Comitato centrale della Fnopi – sono di mantenere la continuità dell’assistenza e l’applicazione dei percorsi clinico-assistenziali, garantire appropriatezza dei trasferimenti nelle diverse aree di intensità, migliorare i percorsi di dimissione dei pazienti, integrare al massimo ospedale e territorio, utilizzare in modo razionale le risorse rispetto alla tipologia di paziente e al suo piano di dimissione, valutare i pazienti proposti per il trasferimento da altre unità operative ad altre aree”.

 

 

Per approfondimenti e per vedere il video integrale degli interventi:

http://www.fnopi.it/attualita/l-infermiere-di-domani-specialista-manager-e-garante-della-continuita-dell-assistenza-tra-ospedale-e-territorio-id2713.htm

 

 

 

Roberto Speranza è il nuovo ministro della Salute. All’esponente del nuovo governo Conte la presidente della Fnopi Barbara Mangiacavalli ha rivolto subito dopo la nomina un messaggio di augurio per “un proficuo lavoro, soprattutto in sinergia con chi la salute dei cittadini la difende ogni giorno in prima linea”.

 

“Ci aspettiamo dal Governo e dal ministro della Salute la nostra stessa volontà di collaborare e di coinvolgere tutti nei processi di formazione delle decisioni in sanità. Al ministro Speranza diciamo: gli infermieri ci sono, come sempre” ha detto la presidente, secondo cui “il nuovo ministro della Salute ha sicuramente un compito importantissimo nei confronti dei cittadini e della loro salute e degli oltre 1,5 milioni di operatori sanitari che se ne occupano quotidianamente:riportare il Servizio sanitario nazionale a essere la prima scelta per i cittadini e per professionisti sanitari, i primi alle prese sempre più con difficoltà di accesso, disuguaglianze e ticket elevati, i secondi con gli effetti di anni di blocco del turnover, carenze patologiche e condizioni di lavoro sempre più difficili. Per farlo è necessario rilanciare gli investimenti nel Ssn, a partire dal suo capitale umano, sia dal punto di vista assunzionale che della maggiore valorizzazione delle competenze professionali”.

 

“Nell’immediato – aggiunge – è importante accelerare anche sul Nuovo Patto per la Salute al quale è legato il destino dei 3,5 miliardi di aumento del Fondo Sanitario Nazionale per gli anni 2020-2021, e non solo”.

 

Pesa molto, sottolinea la presidente Fnopi, il problema delle carenze del personale soprattutto alla luce degli effetti di Quota 100: di infermieri ne mancano oltre 50mila, che con Quota 100 rischiano di aumentare fino a 75mila e con i normali pensionamenti ancora di più.

 

“Siamo certi che il nuovo ministro – aggiunge la presidente degli infermieri – affronterà queste priorità e che lo farà garantendo il confronto e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. Gli infermieri, che ogni giorno, 24 ore su 24, sono accanto a chi soffre assistendo chi ne ha bisogno, sono pronti a collaborare con tutti: associazioni di cittadini e pazienti, Istituzioni, tutte le altre professioni, mondo scientifico e accademico”.

 

Per approfondimenti:
http://www.fnopi.it/attualita/fnopi-buon-lavoro-al-ministro-speranza-infermieri-sempre-pronti-a-collaborare-id2727.htm